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Ornella Vanoni

 

:: Biografia

Interprete fra le più raffinate nel panorama italiano, esordisce in piccole parti come attrice di prosa, dopo aver frequentato la scuola del Piccolo Teatro di Milano: il regista Giorgio Strehler confeziona per lei un recital di brani popolari di ricalco, confezionandole l’immagine di “cantante della mala”, che colpisce pubblico e critica; dopo alcuni singoli, decolla definitivamente con “Senza fine” (1961) - scritta per lei da Gino Paoli - e da allora è un ininterrotto susseguirsi di hits, sia attraverso festival come Napoli (“Tu si’ ‘na cosa grande”, 1964) e Sanremo (“Io ti darò di più”, 1966; “La musica è finita”, 1967), nonché Venezia (“L’appuntamento”, 1970; “Domani è un altro giorno” 1971), sia grazie a una serie di album - es. “Ai miei amici cantautori” (1 e 2) - in cui si rivela come la più sensibile interprete del repertorio di canzone d’autore in Italia. Nel ‘74 crea una propria etichetta, la Vanilla, che sarà assorbita dalla CGD nell’80.