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Aurelio Cimata (Cimmati) (Gabrè)

 

:: Biografia

Biografia molto lacunosa per quanto riguarda sia il cognome all’anagrafe (Aurelio Cimata, oppure Cimmati) sia le date di nascita e di morte – 1888 o 1890 la prima, 1945 o 1946 la seconda – nonché la città in cui si spense (alcuni indicano Prato, altri Siena e altri ancora Ascoli Piceno) di uno fra i più popolari cantanti italiani della prima metà del Novecento, che vide il suo apogeo negli anni ’10 e ’20. Allievo di Rodolfo Falvo (ex interprete di varietà divenuto celebre come autore di “Guapparia”), si specializza nella canzone napoletana e – dopo il debutto al Teatro Maffei di Torino (1913) – già a partire dal 1914 figura nel cast artistico di Piedigrotta. Raffinato ed elegante nella proposta del repertorio, con uno stile sobrio e lontano dagli eccessi dannunziani, miete successi prima nell’ambito del café chantant poi in quello del tabarin, approdando infine all’avanspettacolo negli ultimi anni senza realizzare l’ambizione a lungo coltivata di inserirsi fra le voci della radio dell’epoca. Tra i suoi principali successi “Tango delle capinere”, “Quel ritmo americano” e “Miniera”.