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Enzo Jannacci

[1935 Milano (MI) - Milano 2013 ]

 


Autore, Compositore, Interprete

Statistiche (dal 2000)

Settimane in classifica (Album): 59 (1° posizione: 0)
Settimane in classifica (Singoli): 37 (1° posizione: 0)
Album entrati in classifica:
  • La mia gente [1970]( 1)
  • Quelli che [1975]( 1)
  • Ci vuole orecchio [1980-1981]( 26)
  • E allora...concerto [1981]( 7)
  • Come gli aeroplani [2001]( 3)
  • L'uomo a metà [2003]( 1)
  • Milano 3.6.2005 [2004]( 1)
  • El portava i scarp del tennis [2013]( 7)
  • Quando un musicista ride [2013]( 6)
  • L'artista [2013-2014]( 6)
Singoli entrati in classifica:
  • Vengo anch'io…no tu no [1968]( 15)
  • Ho visto un re [1968]( 3)
  • Secondo te [1977-1978]( 8)
  • Ci vuole orecchio [1980]( 8)
  • Desolato [2013]( 3)

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:: Biografia

Parallelamente agli studi di medicina e chirurgia si diploma in armonia al Conservatorio di Milano, e muove i primi approcci con il pubblico suonando in formazioni jazz e collaborando con i primi cantautori e rockers che a fine anni ‘50 orbitano intorno all’etichetta Ricordi. Nel 1959 è uno dei “Due Corsari” (l’altro è Giorgio Gaber), quindi pubblica come cantautore alcuni 45 giri che anticipano lo stile nonsense e insieme struggente che svilupperà in futuro; la svolta decisiva è del ‘64, quando - grazie anche alla collaborazione con Dario Fo (che proseguirà negli anni) - inizia a scrivere una serie di brani in dialetto milanese - la più nota è “El purtava i scarp del tennis” - che propone in un recital al Teatro Gerolamo di Milano, nonché attraverso un album (pubblicato dalla Saar) che s’impone subito come opera di culto. Vastissima e sempre ad alto livello la sua discografia, per etichette diverse (su RCA il suo massimo hit “Vengo anch’io, no tu no” del 1968).

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:: Discografia