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Giorgio Gaber (Giorgio Gaberscik)

[1939 Milano (MI) - Montemagno (LU) 2003 ]

 


Autore, Compositore, Interprete

Statistiche (dal 2000)

Settimane in classifica (Album): 38 (1° posizione: 6)
Settimane in classifica (Singoli): 32 (1° posizione: 0)
Album entrati in classifica:
  • Far finta di essere sani [1974]( 1)
  • La mia generazione ha perso [2001-2003]( 17)
  • Io non mi sento italiano [2003]( 14)
  • Le donne di ora [2018]( 6)
Singoli entrati in classifica:
  • Genevieve [1960]( 2)
  • Le strade di notte [1961]( 5)
  • Quei capelli spettinati [1961]( 1)
  • Non arrossire [1961]( 14)
  • La ballata del Cerutti [1961]( 2)
  • Trani a go-go [1962]( 5)
  • Mai mai mai Valentina [1966]( 2)
  • E allora dai [1967]( 1)

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:: Biografia

All’anagrafe Giorgio Gaberscik, la sua attività si snoda in due distinte fasi: la prima si apre a fine anni ‘50, quando si dedica alternativamente al rock & roll all’italiana (formando con Jannacci il duo “I due Corsari”) e alla canzone d’autore, scrivendo con Umberto Simonetta brani come “La ballata del Cerutti”; lasciata la Ricordi, nel ‘64 propone per la RiFi un repertorio commerciale quindi, per la Vedette, un album in cui interpreta canzoni tratte da poeti latini, elaborate da Virgilio Savona. La seconda fase della sua carriera si apre nel 1970, quando - con la collaborazione di Simonetta (sostituito due anni dopo dal pittore toscano Sandro Luporini) - inventa il genere del teatro-canzone all’italiana con lo spettacolo “Il signor G”, in cui alterna monologhi a brani cantati, e firma con la Carosello con cui resterà - con l’eccezione di “Io se fossi Dio” (1980), su Panarecord - fino alla scomparsa.

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:: Discografia