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Tata Giacobetti

 

:: Biografia

Giovanni all’anagrafe, dopo gli studi di scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma è nel 1941 il fondatore del Quartetto Cetra nella sua prima formazione insieme a Enrico De Angelis, Enrico Gentile e Jacopo Jacomelli (quella definitiva, con Lucia Mannucci, Virgilio Savona e Felice Chiusano, entra in scena ufficialmente nel ’47) e firma, insieme a Savona e ad altri musicisti di primo piano – fra gli altri Gorni Kramer, Armando Trovajoli, Nello Segurini, Giovanni D’Anzi – i testi di numerosi brani, di taglio ironico ed elegante, portati al successo sia dal quartetto stesso sia da altri interpreti: fra essi “Black and Johnny” (1946), “Che mele” (1950), “Ricordate Marcellino” (1956), “Un disco dei Platters” (1958), “Il testamento del toro” (1960), “Però mi vuole bene” (1962), “Sole pizza e amore” (1963, finalista a Sanremo). Performer di comunicativa immediata sia come attore sia come cantante, sarà sempre ricordato per le sue riuscite parodie di classici della letteratura in riduzione televisiva, in chiave mini-musical, trasmesse dalla Rai negli anni ’60 e in seguito diffuse anche in versione video sul mercato.